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Alcuni giorni fa ricevo una email da parte dello Staff di Lecce2019 per un incontro con i blogger locali. Sebbene, ormai, mi reputi un post-blogger (perchè non faccio più solo attività di blogging, ma anche altro), il mio animo è sempre quello: blogger puro con il piacere / bisogno di raccontare storie sul mio territorio per farlo conoscere a tutti voi. E di Lecce2019 non ve ne avevo ancora parlato: Lecce è candidata a diventare Capitale Europea della Cultura 2019 insieme a Cagliari, Matera, Perugia, Ravenna e Siena. Pertanto, il 24 marzo, ci incontriamo con lo Staff, vale a dire Gianluca, Alessia, Valeria e Francesco. Siamo nel centro storico di Lecce, nell’ex convento dei Teatini.

Ci sediamo in una decina di blogger locali, alcuni dei quali li conosco di persona per la prima volta. E cominciamo a discutere di Lecce2019, dei sui punti principali, di cosa ne pensiamo, di cosa vorremo fosse. Avevo già seguito la fase di preparazione del progetto sui giornali e nel dibattito locale, ma non mi ero ancora spinto a conoscerlo da così vicino. Sapevo che lo slogan di Lecce2019 è REINVENTARE EUTOPIA. Durante l’incontro, però, lo capisco appieno e ve ne rendo partecipi in questo post. Si tratta di un processo di sviluppo a medio e lungo termine come espressione di cambiamento politico, sociale, culturale ed economico della città e dell’intero territorio salentino. Un progetto ambizioso, fantastico!

Reinventando le varie dimensioni sociali della città, Lecce2019 è proiettata a creare una nuova cultura del territorio.

Credo ce ne sarebbe un grande bisogno di reinventarsi, sì. Io, che ogni anno sono a contatto con centinaia di turisti e viaggiatori provenienti da ogni parte d’Italia e, in percentuali ridotte, anche dall’estero, me ne rendo conto che il mio territorio ha una urgente necessità di reinventarsi in meglio, nel modo di porsi con la sostenibilità, l’ecologia e soprattutto la sensibilizzazione al paesaggio (queste ultime parole sono copiate dal BidBook di Lecce 2019, non sono mie …).

Mi viene da chiedermi: perchè dovrebbe essere proprio Lecce a passare il turno e diventare Capitale Europea della Cultura 2019. Credo che la città sia ormai pronta per questo momento importante. Badate che, quando si parla di Lecce, in realtà si parla sempre del Salento tutto: non esiste Lecce senza il territorio salentino e viceversa. Nel BidBook sono scritte le parole che seguono.

“Abbiamo il nostro patrimonio culturale e la nostra musica, la nostra letteratura e i nostri dialetti. La terra e i due mari. Il nostro cibo e il nostro vino. E gli uliveti, che caratterizzano il nostro paesaggio e sono stati testimoni della storia del nostro territorio per migliaia di anni. E abbiamo anche un nostro modo di vivere. Sa-lento: lento, come gli alberi di ulivo, che necessitano di molti anni per dare frutti. Resiliente e creativo per natura e per necessità”

Ecco che REINVENTARE EUTOPIA può essere lo slancio per migliorarsi decisamente in ogni aspetto delle nostre vite:

  1. DEMOCRAtopia: Modello per la partecipazione democratica, amministrazione & governance
  2. POLIStopia: Modello per il benessere sociale, l’inclusione & l’accessibilità
  3. EDUtopia: Modello per la conoscenza attraverso una rivoluzione nel sistema dell’istruzione
  4. TALENtopia: Modello per la valorizzazione del potenziale umano & gioventù
  5. PROFItopia: Modello per nuovi modi di fare economia, lo sviluppo di posti di lavoro & cooperazione
  6. ECOtopia: Modello per la autosostenibilità, l’ambiente & l’umanizzazione della medicina
  7. ESPERIENtopia: Modello per nuove forme di viaggio, turismo & interazione
  8. ARtopia: Modello per la creazione artistica & ruolo degli artisti nell’innovazione sociale

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Non male, vero? Ho appena conosciuto da vicino questo grande progetto e, siccome anche qui a ThePuglia ci reinventiamo costantemente, sia dal punto di vista tecnologico che dal punto di vista del modus operandi nel settore turistico e immobiliare, lo abbraccio appieno. Primo passo: da oggi questo blog è Friends of Lecce 2019 e si applicherà a far conoscere questo progetto sia in loco che a livello della sua audience nazionale. Secondo passo: ecco i miei suggerimenti di discussione sulla base di quello che viviamo qui lavorando e vivendo:

  • Ci vorrebbero piste ciclabili, tante: si dovrebbe raggiungere qualsiasi paesino del Salento semplicemente andando in bici senza che vi sia il problema di vedersi sfrecciare macchine e camion accanto.
  • Ci vorrebbe meno cemento: ne abbiamo già tanto in giro, nelle nostre brutte periferie e lungo la nostra bellissima costa.
  • La gente viene qui da posti lontanissimi per conoscerci, non perchè ci sono le autostrade o i mega villaggi turistici, ma perchè c’è la campagna, quella bella, quella che è difficile trovare in altre zone e perchè c’è la cultura, il mare, il buon cibo. Dobbiamo valorizzare questo.

Ho scritto tre cose di getto che sottopongo all’attenzione di Lecce2019. Altre ne diremo, soprattutto nell’ambito del nostro settore che conosciamo abbastanza bene. Alla prossima! E sfogliate il sito di Lecce2019 per capire appieno le potenzialità di miglioramento che ha questo progetto che abbiamo proprio qui, sotto casa.