Vi presento, oggi, una casa di nuova costruzione, la prima CasaClima A in Puglia. Si chiama Casa Squicciarini ed è stata costruita avendo come obiettivo non solo la riduzione del fabbisogno di riscaldamento ma anche il raggiungimento, in estate, di un buon comfort termico senza grandi dispendi di energia. Segue descrizione e fotografie per le quali ringrazio lo Studio di Progettazione Rinaldi e Fiore.

Casa Squicciarini, Altamura (BA)
Casa Squicciarini sorge nella parte sud occidentale della città di Altamura in Provincia di Bari, su un lotto di forma trapezoidale stretto tra due strade. La residenza unifamiliare si sviluppa su quattro livelli: un piano seminterrato destinato a cantina–garage, un piano rialzato che accoglie la zona giorno, un piano primo per le stanze da letto e di studio e un sottotetto. La copertura è in parte a falde con rivestimento in lastre di alluminio, in parte piana a terrazzo. Un vano scale trapezoidale illuminato dall’alto da un lucernario circolare collega i diversi livelli e, oltre a fungere da raccordo fra i due blocchi principali diversamente orientati dell’edificio, funziona anche come camino per l’attivazione della ventilazione naturale. La superficie esterna di pertinenza dell’edificio, delimitata sui lati corti verso strada da alti muri in calcestruzzo, è sistemata a verde e piantumata con essenze autoctone quali alberi di ulivo e arbusti di alloro. Per le scelte progettuali è stata fatta un’attenta valutazione di natura bioclimatica per valorizzare il contributo solare in inverno e poter sfruttare al meglio ombreggiamenti e andamento dei venti prevalenti per il raffrescamento in estate.

Una struttura massiva e ben isolata
L’edificio è stato realizzato con struttura portante a telaio in cemento armato con tamponamento in doppio strato di tufo e solai in latero-cemento. Per le pareti esterne la scelta è ricaduta su un sistema di isolamento termico a cappotto esterno con spessore 12 cm. La volontà di utilizzare il tufo pugliese come elemento di tamponamento della struttura a telaio ha portato alla scelta di un materiale coibente che avesse analoghe caratteristiche meccaniche, fisiche e igrometriche. Per questo si sono preferiti pannelli a base di idrati di silicato di calcio, che, oltre a presentare una bassa conduttività termica e una buona capacità di diffusione del vapore, risultano anche di semplice e agevole lavorazione. La struttura microporosa fine dei pannelli ha agevolato, infatti, le operazioni di levigatura e di modellazione dei pannelli come nel caso della parete curva a nord. La composizione a base di materie prime naturali e la possibilità di riciclaggio dei pannelli hanno inoltre soddisfatto l’esigenza di utilizzare materiali ecologici e con basso impatto ambientale. Per la copertura a falda è stato invece previsto un isolamento termico in polistirene estruso in triplo strato per un totale di 15 cm. I serramenti sono realizzati con telaio in legno e vetrocamera con riempimento in gas argon. Per ridurre in modo efficace l’ingresso della radiazione solare in estate tutte le aperture sono dotate di sistemi schermanti mobili posti all’esterno. Le facciate principali orientate a sud e sud-est sono inoltre dotate di profonde logge che nel periodo estivo garantiscono un buon ombreggiamento delle aperture che vi si affacciano. L’efficace schermatura dell’involucro trasparente, l’elevata inerzia e isolamento termico delle strutture opache a cui si aggiunge l’attivazione della ventilazione naturale nelle ore notturne dovrebbero garantire un adeguato comfort interno anche nei periodi più caldi dell’anno. In ogni caso è stato predisposto tutto il necessario per l’inserimento di un impianto di raffrescamento a pompa di calore da collegare ai pannelli radianti a pavimento. Questi al momento funzionano solo per la distribuzione del caldo prodotto in inverno da una caldaia a condensazione a gas metano.

Acqua, una risorsa da non sprecare
Per limitare l’uso della risorsa idrica in una zona, quella del sud Italia, spesso soggetta a prolungati periodi di siccità, è stato previsto un impianto di recupero dell’acqua piovana che utilizza come superficie captante il tetto a falde dell’edificio e il terrazzo dell’ultimo livello. L’acqua raccolta viene convogliata ad una cisterna di stoccaggio interrata di 16.000 litri. Le acque piovane recuperate sono interamente impiegate per l’irrigazione delle aree verdi e per gli scarichi dei wc. Per preservare il ciclo idrico naturale e diminuire l’effetto isola di calore sono state previste per le sistemazioni esterne superfici permeabili quali un prato in terra piena. La rampa del garage è stata pavimentata con elementi in pietra calcarea locale.

CasaClima A – nuova costruzione
Indice termico invernale:19 kWh/m²a
Indice di emissioni di CO2 :15 kg/m²a
Ubicazione: Altamura (BA)
Committente: Mariangela Squicciarini
Progettisti: Studio Rinaldi e Fiore (Domenico Rinaldi, Domenico Fiore)
Consulenti energetici CasaClima: Pamela Aversente, Margherita Colonna
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