Il Gargano è associato alle vacanze al mare, ma anche al turismo religioso. Stefania Guerra della redazione de Il Diario Montanaro, il portale di informazione di Monte Sant’Angelo e del Gargano, ci porta a conoscere la bellissima città di Monte Sant’Angelo, con tante curiosità religiose, e la vicina San Giovanni Rotondo, patria di Padre Pio.
Il Gargano da dipingere è una tela con soli pochi colori ma ricca di sfumature originali. Il verde della Nemetun Garganum, la foresta garganica come la definisce Virgilio, è adagiato in un mare dalle azzurre spiagge che si distribuiscono lungo il promontorio. Il nome Gargano ha varie etimologie, la più attendibile è quella del De Angelis che attribuisce un origine poco chiara, probabilmente, a Gargara e i popoli di lì venuti, confermando allo stesso tempo la sua notorietà sin dai tempi di Strabone, Orazio e Plinio il Vecchio.
Tuttavia la versione di Pompeo Sarnelli, secondo cui la etimologia è greca e fa riferimento al re Pilunno, che ne esaltò le bellezze, è più consona a quello che io penso del mio stesso territorio. Gargano significherebbe allegrezza. E nonostante gli elementi poco storici e più favoleggianti è bello immaginarlo così. Il clima risulta essere mediterraneo e, alternandosi nelle stagioni, accompagna le sue terre e le sue tradizioni. La storia legata all’aspetto geologico-orografico, con un’altitudine massima di 1056 m s.l.m. e un’estensione di circa 2100 km2, ha fatto del Gargano, oltre che una delle prime terre emerse in tutta Italia, anche un assetto territoriale arroccato.
La montagna che domina la parte interna del promontorio pugliese ha sviluppato una popolazione, le cui comunicazioni poco efficienti, hanno valorizzato il senso identitario-culturale dello stesso popolo. Allo stesso tempo fu luogo di genti che, trovandosi in questo habitat poco accessibile, permise loro una più radicata valorizzazione delle tradizioni tramandate dalle precedenti generazioni. Ebbe vita così, sin dal V secolo dopo Cristo, quel turismo religioso che si distingue per caratteristiche e peculiarità sacre in tutto il mondo. Basti pensare alla montagna dell’Angelo e al suo santuario. Monte Sant’Angelo, che dà il suo benvenuto con le bianche casette a schiera, è la città dalla storia che incanta. Il Liber de apparitione sancti Micaelis in monte Gargano narra dei tre episodi del culto micaelico. Il 490, 491, 492 sono le tre date che hanno segnato la strada del pellegrinaggio evangelico per eccellenza. I tre episodi, quello del Toro, della Battaglia e della Consacrazione, raccontano della magica grotta divenuta la Basilica di San Michele. E’ l’unica chiesa consacrata per mano sacra, dallo stesso Arcangelo. La Basilica di Monte Sant’Angelo è candidata a patrimonio dell’umanità Unesco. Dapprima piccola grotta, è divenuta, nel corso dei secoli e anche grazie ai popoli che si stabilirono nel paese, un santuario ricco di storia e pura arte, uno splendore che prende chiunque vi entri.
I Normanni, gli Svevi e gli Aragonesi e le altre genti che hanno incontrato questo monte hanno contribuito e influenzato la cultura, l’arte e l’architettura del paese. Così a dominare l’intera montagna è il campanile ottagonale fatto costruire da Federico II sullo schema di Castel del Monte. La torre dei Giganti, invece, che è la parte più antica del Castello ha la peculiarità endemica di vedere accrescere, sul proprio torrione, una pianta selvatica di nome, aubretia columnae, unica al mondo. La nota Tomba di Rotary, famosa per l’erronea attribuzione al re longobardo, è invece una cupola dal latino tumba, fatta costruire da Rodelgrimo e suo cognato Pagano da Parma. Pregevoli sono i bassorilievi che sormontano l’ingresso. La Chiesa di Santa Maria Maggiore risulta essere tra le più belle e antiche chiese della città, considerata, nei primi secoli, un prezioso supporto alla Basilica di S. Michele per le Sacre funzioni solenni.
A sud, il rione medievale lo Junno contorna questo paese dai tratti delicati. A sud est, l’Abbazia di Pulsano fa invece da cornice agli Eremi, primi nella classifica nazionale dei “luoghi del cuore”, censiti dalla Fai. A Monte Sant’Angelo, si affianca come turismo religioso, la città di San Giovanni Rotondo il cui pellegrinaggio è famoso per Padre Pio, divenuto santo. La casa Sollievo della Sofferenza, dallo stesso frate fortemente voluta e realizzata, risulta essere un “luogo di preghiera e di scienza”. La chiesa “grande” di Santa Maria delle Grazie, il cui architetto è Renzo Piano, accoglie ogni giorno i tanti fedeli che vengono in pellegrinaggio. Il Monte Calvo, la punta più alta del Gargano si eleva sul promontorio delimitando il golfo di Manfredonia, Vieste, Peschici, Rodi Garganico e le Isole Tremiti.
Foto 1 | Davide Massidda
Foto 2 | Marco, Car_Ma
Forse manca quel riferimento che collega idealmente l’Abbazia di Monte sant’Angelo a quelle della Sacra di S. Michele in Piemonte e a Mont S. Michel. in Francia.
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