Porto Cesareo è rinomata oltre che per le sue spiagge anche per un altro aspetto: il mercato del pesce. Ogni tanto lo frequento, ci andavo sin da bambino con mio padre. Ci sono stato a settembre per comprare del pesce fresco, ve lo racconto. Le immagini di questo articolo sono di Massimiliano Manno, fotografo che ho conosciuto proprio al mercato. Massimiliano era venuto di prima mattina a fare il suo reportage fotografico e a vederlo con la sua Canon non ho resistito dal parlargli e coinvolgerlo in questo blog. Quindi, prima di tutto: grazie Massimiliano per la tue magnifiche foto al mercato del pesce. Vi suggerisco di vedere il suo portfolio sul suo sito ufficiale, mentre per la sua biografia leggete in fondo a questo articolo.
Torniamo al pesce. Come dicevo, Porto Cesareo ha la nomina del pesce. Tempo fa mi sorprese leggere questo articolo Salento | La movida del pesce è a Porto Cesareo: non avevo mai considerato Porto Cesareo come la Ibiza del pesce! Tuttavia, a pensarci bene un po’ lo è con la sua flotta di pescherecci piccolini e le sue pescherie. Il mercato del pesce si tiene tutti i giorni sul porto proprio di fronte all’Isola dei Conigli. Ovviamente, mi riferisco a tutti i giorni buoni per la pesca, non quando c’è il vento di scirocco, bensì con il vento di tramontana. E dobbiamo togliere anche i giorni in cui la pesca viene fermata, siamo in un’Area Marina Protetta. Funziona così: il pescatore si fa la sua buona notte in mare a pescare, ritorna di buon mattino al porto e si posiziona sul lungomare. Il tempo di sistemare qualche rete e secchiello e scende con un paio o più di cassette piene di pesce fresco. Lo mette in mostra, la gente si avvicina in un battibaleno, controlla a vista se il pesce è buono altrimenti passa poi al controllo manuale (sì, alcuni lo fanno). Si passa alla fase della contrattazione, una vera e propria arte del mercanteggiare. Io ci sono andato di domenica, non il giorno migliore, poi vi spiego il perchè di seguito. Il prezzo per un chilo di zuppa di pesce di dimensioni medio-piccole era di 15,00 €, per dimensioni più piccoline anche 10,00 €. Le triglie belle grosse andavano a 20,00 €. Abbiamo preso una zuppetta di pesce che si è rivelata essere ottima e degli sgombri che abbiamo fatto al forno. Di seguito la galleria fotografica, in una fotografia riconoscerete anche me.
Il mercato del pesce di Porto Cesareo è bello per diversi motivi: trovate il pesce fresco, vi fa passare una mattina all’aria aperta, è “sincero”, nel senso che se volete trovare tutti salentini locali, gente del luogo, sentire il dialetto e scoprire meccanismi di compravendita ancestrali è da fare assolutamente. Vi do i miei piccoli suggerimenti di una persona che più che riconoscere il pesce fresco (tanto c’è mio padre) lo preferisce gustare.
1. Come è la situazione in agosto? Agosto è il mese caldo in termini di numero di turisti per cui: il pesce fresco è difficile da trovare. Non consiglio di andare al mercato in questo mese, troppo affollamento e poco pesce fresco. Fate attenzione, se non siete avvezzi all’arte del commercio vis a vis potrete prendere delle fregature. Preferite settembre, l’autunno oppure la primavera: meno gente, più pesce fresco.
2. Quale giorno scegliere? Vi dico solo che era domenica e c’era un bel po’ di gente! Di sicuro: evitate la domenica, quando la gente fa la passeggiata e compra il pesce. Meglio andarci nei giorni della settimana, avrete più scelta a vostra disposizione e potrete “tirare” dei prezzi migliori.
3. Quando arrivano le barche? Io ci sono andato domenica 25 settembre, sono arrivato lì intorno alle 07:30 di mattina. C’erano soltanto pochi pescatori ad esporre il pesce, il grosso è arrivato dalle 08:30 – 09:00 in poi.
Andateci comunque, è molto bello. Vi suggerisco di alzarvi presto, fare colazione al bar con caffè e pasticciotto leccese e poi fare la passeggiata al mercato del pesce. Avrete come sfondo l’isola dei Conigli, vedrete avvicinarsi i gabbiani e scoprirete le varie tipologie di pesce. E poi: conoscerete per bene gli abitanti di Porto Cesareo oltre a farvi una bella mangiata di pesce fresco dello Ionio. Cosa volete di più?
Massimiliano Manno – fotografo
Massimiliano Manno nasce a San Cesario di Lecce nel 1969. Biologo di professione, si avvicina al mondo della fotografia digitale nel 2003. Attento osservatore del mondo circostante, con la fotografia intende “catturare quel minuto, parte della realtà” (H. Cartier-Bresson). Frequentatore di amici fotografi professionisti allo scopo di “rubarne” i segreti del mestiere per affinare la propria tecnica di scatto e post-produzione, fa di Internet e dei libri e manuali sulla fotografia digitale e Photoshop di Scott Kelby gli strumenti di studio per il proprio miglioramento e perfezionamento nel campo fotografico. Nel 2010 ha partecipato al MediterraneoFotoFestival di Lecce con una collezione di foto dal titolo “S’i fosse morte: l’identità dopo la vita” ed è stato selezionato tra i fotografi di “Rivisitazioni”, mostra a cielo aperto svoltasi a Galatina. Ha frequentato il workshop professionale di reportage fotografico con il fotoreporter Pier Paolo Cito.
Il suo sito www.massimilianomanno.it. Su Flickr | massimilianomanno
Si Franco, la località merita davvero! In quanto a Cosimo Taurino, non ho avuto modo di conoscerlo personalmente, ma l’ho conosciuto per quello che ha lasciato nel mio paese e nel mondo del vino: ovunque abbia detto in Italia la mia provenienza di Guagnano, in molti hanno subito associato il vino e questo è proprio grazie a lui. A presto, Fabio.
bellissime foto che evocano nella mia memoria il ricordo di splendide vacanze in questa località e soprattutto dell’indimenticabile Cosimo “Mimmino” Taurino che mi invitò con la mia famiglia.
Che personaggio stupendo, che grande uomo del vino dal cuore immenso!