Mio nonno me lo diceva ogni volta che mangiavamo questo piatto: “pasta e ceci come i pugliesi”. Me lo diceva in dialetto e fino a che non ho iniziato a scrivere le ricette su questo blog non mi sono mai posto la domanda: i pugliesi mangiano pasta e ceci per davvero oppure è un’invenzione di mio nonno? Me lo direte voi, me lo confermerete nei commenti. Per il momento, vi presento questa ricetta spettacolare, semplice, preparata con i ceci del mio orto.
Ingredienti per 4 persone
250 gr di ceci | 250 gr di pasta conchigliette | 1/2 cipolla | 1 carota | 1 gambo di sedano con foglia | 1 aglio | rosmarino | peperoncino | olio extravergine di oliva qb.
Preparazione della pasta e ceci
Mettete a mollo i ceci la sera prima e lessateli per il pranzo del giorno dopo: cuoceteli in acqua, dopo un po’ si formerà una patina di panna nella pentola, toglietela e aggiungete in acqua anche il sedano, la carota, la cipolla e l’aglio intero. Salate e cuocete per almeno un paio d’ore. Se non volete fare tutta questa trafila di cottura, prendete i ceci precotti, non saranno la stessa cosa, tuttavia: buoni lo stesso. Quando vedete che i ceci stanno per cuocersi, preparate un soffritto in una padella antiaderente con olio extravergine di oliva, aglio, rosmarino e peperoncino. Preparato il soffritto, versate i ceci in padella e amalgamate il tutto. Cuocete la pasta in una pentola a parte e anche qui, una volta cotta, versatela nella padella insieme ai ceci. Saltate e amalgamate per dare sapore. Qualora il preparato vi sembrasse un po’ secco, aggiungete un pochino di acqua della cottura della pasta. Servite e buon appetito.
Da pugliese che vive in Germania posso confermarti: ci facciamo scorpacciate di Cavatelli e Ceci alla grandissima!!!!
Bella integrazione di tradizioni culinarie! Quasi quasi la provo a casa mia 😉
un amico austriaco – habitué della puglia da mattinata a gallipoli – e
grande consumatore di primitivo tornò in carinzia da gioia del colle
con esattamente la vostra ricetta delle orecchiette, solo senza peperoncino ed abbondando di rosmarino e pepe bianco battuti fine .
Per 4 persone, quando vado a trovarli, aggiunge a cottura avanzata
8 coste di maiale affumicate (quelle con l’osso lungo) e quando versa
nelle capienti coppe di coccio ci pianta due coste a testa, avvolgendo
la cima del’osso in stagnola. Come vino offre un austriaco aromatico
traminer molto adatto e secco. Una leccornia pugliese-carinziana !