Otranto ha avuto il riconoscimento dell’Unesco: patrimonio culturale mondiale perchè la città è “testimone di una cultura di pace”. Vi spiego la motivazione.

Innanzitutto, evitiamo la confusione: Otranto non è stata inserita nella lista del patrimonio Mondiale UNESCO, ma nella lista del programma di pace dell’UNESCO. Otranto antica è “un luogo testimone dell’incontro delle culture delle civiltà come fondamento di pace. Abbiamo valutato positivamente il fatto che la città di Otranto sia espressione di valori tenacemente difesi nel difficile impegno per la costruzione del dialogo tra culture lontane tra loro”, sono le parole di Marialuisa Stringa, Presidente della Federazione Italiana Club UNESCO e Responsabile per l’Italia del Programma “Monumenti e siti testimoni di pace”

Affinchè un monumento sia dichiarato patrimonio di pace, non viene preso in maggiore considerazione il suo valore artistico, bensì “il significato di pace che ha assunto e continua ad assumere nelle popolazioni locali o in quanti lo visitano”. Ho letto la lettera del riconoscimento inviata al Club Unesco Otranto che tanto ha lavorato per questo obiettivo (la ricostruzione degli ultimi anni la trovate cliccando qui). Mi ha colpito questa frase: “Siamo certi che nella storica città di Otranto saranno numerosi i visitatori che sapranno cogliere e sentire questi valori”, di pace, ti tolleranza, di fratellanza e di accoglienza. Un po’ lo dimostra la sua storia, Otranto messa lì dove l’Occidente si protende verso Oriente. Un po’ lo dimostrano anche le numerose iniziative culturali e artistiche che ogni anno si tengono a Otranto, proprio su questi argomenti. Mi piace pensare che Otranto sia il patrimonio culturale di pace simbolo rappresentativo di tutto il Salento. Voi le percepite queste sensazioni positive quando siete a Otranto?

Foto | Francesco Crippa